Un centro di attività vitale e durevole

La Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero nasce nel 1983 come “Opera Sociale Ferrero”; dal 1991 è riconosciuta dal Ministero dell’Interno come Fondazione e rientra nelle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (O.n.l.u.s.). Presieduta dalla signora Maria Franca Ferrero, la Fondazione concretizza un’idea del Cavaliere del Lavoro Michele Ferrero, figlio di Pietro che nel 1946, insieme col fratello Giovanni, fondò l’industria dolciaria oggi divenuta multinazionale.

L’impronta “famigliare” dell’azienda Ferrero è ancora oggi una caratteristica essenziale, che si ravvisa nella sua azione produttiva, in un preciso senso di responsabilità sociale a livello globale e nei singoli rapporti di lavoro, pur nelle ragguardevoli dimensioni raggiunte. Questa famigliarità si è fin dalle origini diffusa nel sentimento dei lavoratori, che con la loro dedizione e in un clima di reciproca fiducia hanno contribuito al successo del marchio Ferrero. In più di sessant’anni, diverse generazioni di persone hanno lavorato e lavorano per Ferrero, che conta esperienze di impiego a lungo termine come poche altre realtà aziendali.

Michele Ferrero ha sempre fortemente voluto che coloro i quali avevano lavorato al suo fianco per la crescita dell’azienda, profondendo risorse materiali e intellettuali, e dimostrando un’adesione e uno spirito di squadra che andava ben oltre il formale rapporto lavorativo, trovassero anche nell’età della pensione l’opportunità di essere persone attive, valide e incisive sulla vita propria e altrui, in una cornice ambientale ed emotiva di sicurezza e solidarietà.

Nel 1972, la Famiglia Ferrero consegna i primi premi di anzianità aziendale, a tutti quei dipendenti che hanno prestato la loro opera in azienda per 25 anni continuativi – i primi 25 anni della storia Ferrero. Nascono formalmente allora gli «Anziani Ferrero», una comunità di persone che trova oggi la sua espressione più utile, gratificante e compiuta nella Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero.

A partire da quella data, tutti gli anni, alla fine del mese di giugno si svolge la Premiazione degli Anziani Ferrero, giornata in cui vengono celebrati i dipendenti con 25, 30, 35 e 40 anni di attività in Azienda.

Lavorare, Creare, Donare

L’idea della Fondazione e il senso del suo operato si ritrovano nel motto Lavorare Creare Donare, iscritto nel simbolo stesso dell’Ente. I tre verbi individuano altrettante dimensioni della persona umana inserita a pieno titolo nella vita sociale: la persona che lavora con dignità, talento e responsabilità per costruire situazioni nuove, non fini a se stesse ma rivolte al benessere generale della comunità.

Questa partecipazione responsabile alla vita comune si realizza attraverso il dono, libero e gratuito, di competenze, esperienza, tempo e progetti. La Fondazione stessa è un dono, con il quale la Famiglia Ferrero ha dato forma alla sua stima e alla sua gratitudine verso quanti hanno contribuito allo sviluppo della Ferrero e ne hanno condiviso i valori.

La Fondazione non certifica però soltanto un passato: è anche un investimento di natura morale sul futuro della persona, basato sulla convinzione che essa resti attiva e potenzialmente creativa, in forme inedite e gratificanti, anche in tarda età, sconfessando una immagine di ripiegamento e marginalizzazione associata all’anzianità che, nelle società industriali, rischia spesso, ancora oggi, di prevalere.

Il dono della Fondazione si estende al di fuori della comunità degli Anziani Ferrero anche attraverso il suo impegno culturale, parallelo e complementare al progetto sociale.

Gli spazi della Fondazione

La Persona

Nella sua componente sociale, la Fondazione offre agli Anziani Ferrero (i collaboratori del Gruppo che abbiano maturato un’attività lavorativa di 25 anni) una nuova concezione dell’anzianità, attraverso un programma di attività creative, ricreative, sociali e solidali, cui si accompagna la disponibilità di servizi di assistenza sociale e sanitaria. La Fondazione aiuta a vivere l’invecchiamento come occasione per scoprire nuove opportunità. Viene promossa un’idea diversa e positiva della terza età, un’epoca di ricchezza in cui viene valorizzato il capitale sociale dei singoli, il patrimonio di valori, esperienze, saggezza e umanità che contraddistingue la persona anziana.

La vita in Fondazione non lascia spazio a solitudine e marginalità, ma tutto si svolge all’insegna della creatività, dell’operosità, della formazione personale, del coinvolgimento, delle relazioni sociali, della scoperta e della realizzazione delle proprie potenzialità. Nuovi stimoli provengono dagli incontri intergenerazionali, dal volontariato, dalla convinzione che si impara e si può essere utili a qualsiasi età.

La Cultura

La Fondazione Ferrero investe nella promozione della persona e della cultura. Promuove iniziative di studio, formazione, divulgazione; offre al pubblico – del territorio albese e non solo – occasioni di confronto e conoscenza; sviluppa suoi percorsi originali, valorizzando il patrimonio culturale di Alba e del Piemonte per proiettarsi in un contesto aperto e cosmopolita, in sinergia con enti e istituzioni via via coinvolti in progetti articolati, pensati a vantaggio di tutta la società.

Nel campo della storia dell’arte, gli interessi della Fondazione spaziano dal XV secolo all’età contemporanea. Sono stati oggetto di mostre, convegni, pubblicazioni il pittore rinascimentale Macrino d’Alba e i Primitivi piemontesi; lo storico dell’arte Roberto Longhi (1890-1970), originario di Alba, così come l’artista Pinot Gallizio (1902-1964), che fu tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista; Giuseppe Vernazza (1745-1822), uomo politico e studioso dai vasti interessi; le figure dell’Imperatore romano Publio Elvio Pertinace, vissuto nel II secolo d.C. e del giureconsulto cinquecentesco Pietrino Belli, anticipatore del diritto internazionale e umanitario. Nel nome di Roberto Longhi, la Fondazione ha realizzato una mostra dedicata ai paesaggi di Giorgio Morandi, cui sono seguite apprezzate antologiche dell’opera di Carlo Carrà, Felice Casorati, Giacomo Balla. La mostra Dal Nulla al Sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen ha portato alla Fondazione oltre 115 mila visitatori. Una grande successo per la Fondazione che grazie alla collaborazione con il museo di Rotterdam ha realizzato una mostra internazionale che ha incluso libri, poesie e riviste, legati ai movimenti Dada e Surrealista, a opere pittoriche e scultoree innovative e spesso rivoluzionarie, altamente evocative e di grande rilevanza storica. In campo letterario si interessa dal 1996 dello scrittore Beppe Fenoglio (1922-1963) attraverso un Centro di documentazione che promuove iniziative diverse ed è aperto a ricercatori, studenti, appassionati.

La Fondazione eroga inoltre, ogni anno, borse di studio nazionali ed internazionali ai figli dei dipendenti e degli Anziani Ferrero, sostiene ricerche scientifiche e dottorati di ricerca.

Le sedi

Nel rispetto dei principi etici della famiglia Ferrero, la Fondazione si propone a tutte le realtà aziendali del Gruppo Ferrero nel mondo come modello e interlocutore sul tema della responsabilità sociale. Sulla base dell’esperienza italiana, anche in Francia e Germania sono state sviluppate iniziative a favore degli Anziani Ferrero e dell’infanzia.

Nel 1985, si completava la costruzione della sede albese, in via Vivaro 49: il 19 settembre veniva inaugurata alla presenza delle autorità civili e religiose, dalla Famiglia Ferrero, che simbolicamente ne donava le chiavi agli Anziani in pensione. Nel 1996, una seconda inaugurazione apriva al pubblico una nuova ala dell’edificio: una struttura più che raddoppiata, progettata dall’architetto Valerio Demaria, moderna e accogliente, con un auditorium polifunzionale e nuovi spazi per eventi espositivi.

Nel 2005, a Villers Ecalles e Mont-Saint Aignan in Francia è stata ufficialmente istituita una Welfare Unit per fornire attenzione e assistenza ai lavoratori dell’Azienda; allo stesso tempo è sorto il G.I.S. (Groupe d’Initiative Solidaire) degli Anziani francesi, che, oltre a svolgere attività culturali e ricreative, attraverso il loro impegno di volontariato si integrano alla Welfare Unit.

Nel 2007, a Stadtallendorf in Germania è stata inaugurata la struttura dell’Opera Sociale Ferrero Germania, che anche materialmente, con una sede, attrezzature e personale qualificato, traduce gli orientamenti socio-culturali della Fondazione di Alba, e crea occasioni di coinvolgimento in attività ricreative e progetti di volontariato e di solidarietà sociale, ispirati alla filosofia del motto Lavorare Creare Donare.