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30-11-2020

Capire la fotografia contemporanea

Capire la fotografia contemporanea

Denis Curti dialoga con Guido Harari in occasione dell’uscita del suo volume, che ha come sottotitolo Guida pratica all’arte del futuro.

Tra vedere e guardare una foto, osservandone in controluce lo stile, il contesto e il valore artistico, la differenza è sottile ma essenziale, ed è la stessa che distingue uno scatto amatoriale da un’opera d’arte. In un mondo pervaso da immagini che pretendono la nostra attenzione, che siano su Instagram, su un cartellone pubblicitario o in un museo, questo esercizio di attenzione e selezione è diventato ancora più complesso. Da oltre un secolo l’uso di immagini come mezzo di comunicazione ha infatti rivoluzionato il nostro modo di osservare la realtà, di ripudiare la guerra o di esaltarla, di desiderare un oggetto o un corpo sconosciuti. Allo stesso tempo, quasi per paradosso, la storia della fotografia, i suoi protagonisti e il suo mercato sono diventati anno dopo anno sempre più appannaggio di esperti e appassionati. Per colmare questa distanza Denis Curti, grazie alla sua trentennale esperienza di curatore, ha tracciato una mappa per orientarsi nel panorama della fotografia contemporanea, offrendo al lettore una lunga galleria di incontri con grandi maestri come Henri Cartier-Bresson, Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, Letizia Battaglia e David LaChapelle; un resoconto storico su ciò che è stata la fotografia fino ad oggi, e una prova di immaginazione su quali potranno essere le strade che prenderà in futuro grazie alle potenzialità offerte dal digitale.

Denis Curti è direttore artistico della Casa dei Tre Oci - progetto culturale della Fondazione di Venezia che dal 2012 propone grandi mostre fotografiche internazionali - e consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico. Nel 2015 ha fondato, a Milano, Still, uno spazio multifunzionale con focus specifico sulla fotografia. Tra 2002 e 2003 ha curato le aste fotografiche di Sotheby’s in Italia. Dal 2005 al 2014 ha diretto Contrasto-Milano. Per oltre quindici anni critico fotografico per «Vivimilano» e «Corriere della Sera», ha diretto il mensile «Il Fotografo» e attualmente dirige la testata «Black Camera» sulla piattaforma digitale di «Rolling Stone Italia». Ha curato, per Marsilio, diverse pubblicazioni.
Guido Harari ha conosciuto e fotografato i più grandi miti della musica. Nei primi anni Settanta ha avviato la duplice professione di fotografo e di giornalista musicale, contribuendo a porre le basi di un lavoro specialistico sino ad allora senza precedenti in Italia. Collabora da sempre con i maggiori artisti musicali italiani e internazionali per i quali ha firmato un’infinità di copertine di dischi. Di Fabrizio De André è stato uno dei fotografi personali, con una collaborazione ventennale. Dagli anni Novanta il suo raggio d’azione contempla anche l’immagine pubblicitaria, il ritratto istituzionale, il reportage a sfondo sociale e la grafica dei volumi da lui curati. Ha realizzato mostre, e pubblicato numerosi libri illustrati. Nel 2011 ha fondato, ad Alba, Wall Of Sound Gallery, la prima galleria fotografica italiana interamente dedicata alla musica.

Venerdì 4 dicembre 2020 ore 1800, in streaming su questo
sito: 
https://player.cloud.wowza.com/hosted/gv7wmqvp/player.html
e in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione:
https://www.facebook.com/FondazioneFerrero/live_videos


Tra marzo e maggio 2021 la Fondazione Ferrero, auspicando che l’emergenza sanitaria lo consenta, realizzerà un’esposizione dedicata a Jacques Henri Lartigue, a cura di Denis Curti, in collaborazione con il Comune di Piozzo. Il progetto su due sedi nasce dalla volontà di celebrare il centenario della nascita di Florette Ormea, compagna di una vita e musa del celebre fotografo francese che amava trascorrere le estati in Langa, nella di lei dimora familiare, a Piozzo.